
psicologo sperimentale / machine learner
Il suo interesse per la scienza è iniziato quando era uno studente della scuola primaria ed iniziò a collezionare fossili, minerali ed a leggere
libri sul comportamento animale. Passare dall'etologia al comportamento umano fu abbastanza naturale e si è laureato in psicologia sperimentale.
Dott. Leo ha anche
ottenuto un dottorato di ricerca in psicologia generale e sperimentale ed un master in machine learning e big data. Dott. Leo ha lavorato come ricercatore in diversi
istituti europei dove si è occupato di percezione multisensoriale ed aptica.
Il lavoro del Dott. Leo è principalmente focalizzato sulla comprensione del modo in cui percepiamo ed interagiamo con stimoli sensoriali. In particolare, è interessato alla percezione multisensoriale, aptica, robotica riabilitativa, IA e machine learning.
Noi percepiamo e interagiamo con l'ambiente grazie ai nostri diversi sensi che ci permettono di esperire aspetti diversi della realtà.
Il nostro cervello fonde insieme senza sforzo l'informazione in arrivo dai diversi sensi ma le computazioni e le reti neurali sottostanti sono piuttosto complesse.
Nella sua ricerca, il Dott. Leo studia il modo in cui la percezione attraverso una modalità sensoriale (esempio, la vista) è influenzata dalla stimulazione concomitante in un'altra modalità
sensoriale (esempio, l'udito) impiegando metodi psicofisici [e.g., refs 3,4,7,8] e di neurostimolazione [ref 6].
In un'altra linea di ricerca, il Dott. Leo ha studiato come la perdita di un senso (come la vista, nei non vedenti) influenza un altro senso (tatto)
e il modo in cui sono manipolati gli oggetti [ref 22].
Usiamo il tocco attivo per esplorare e riconoscere gli oggetti. Questo comportamento diventa essenziale
nei disturbi visivi, come la cecità, in cui la vista non può più esser usata per acquisire informazione sull'ambiente esterno.
Il Dott. Leo ha collaborato nello sviluppo di una matrice ad array di pin per mostrare informazione grafica ai non vedenti per mezzo del tatto (si veda questo video). Leo e co. hanno mostrato come
i non vedenti possono sfruttare queste matrici per migliorare le proprie abilità spaziali sia nel contesto educativo [refs 10,13,16]
che per l'orientamento e la mobilità [refs 11,15].
In un'altra linea di ricerca, Leo ha usato iCube, un piccolo cubo sensorizzato che permette, quando manipolato, di misurare informazione aptica e cinestesica. I loro studi hanno mostrato come l'esplorazione aptica degli oggettti vari in funzione delle capacità spaziali dell'esploratore [ref 20].
Il misuramento quantitativo è essenziale nella psicologia sperimentale e nelle neuroscienze così come negli altri settori scientifici. Il Dott. Leo è interessato
nell'applicazione di strumenti di analisi avanzati così come alle tecniche di machine learning e di IA. Nel suo progetto più recente, il Dott. Leo ha usato metodi avanzati di machine learning
per predirre e classificare i tipi di tumore basandosi esclusivamente su profili di mutazioni somatiche (si veda qui per maggiori informazioni).
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